Microstruttura dell’allenamento

Tabella A Percentuale (%) della durata delle sedute di allenamento dedicata ad attività in forma di allenamento o in forma di gioco. I dati sono relativi al movimento giovanile inglese e sono divisi per età e per livello di abilità. Adattata da Ford & Williams, 2014.

La ripartizione delle attività all’interno dell’allenamento svolge un ruolo chiave nel determinare come e quanto avvenga l’apprendimento. Una prima distinzione possibile tra le attività svolte durante una seduta è quella tra variable e blocked practice, ovvero tra attività variabili e prefissate. Le esercitazioni di tipo blocked richiedono l’esecuzione ripetuta di un singolo gesto tecnico, senza che la sequenza venga interrotta. Al contrario, in quelle di tipo  variabile viene richiesta l’esecuzione di diverse abilità motorie, in modo tale che l’esecuzione di ciascuna sia seguita da quella di un’abilità diversa. È ormai assodato che le attività prefissate consentano di raggiungere un livello di prestazione più alto durante l’allenamento. Tuttavia, quando si valuta il trasferimento delle abilità a distanza di tempo e nel contesto di gara, la pratica variabile garantisce un superiore livello di apprendimento. In altre parole, l’allenamento in contesto variabile produce adattamenti maggiori rispetto a una serie di esecuzioni identiche eseguite meccanicamente (Ford & Williams, 2014).
Una seconda distinzione possibile è quella tra le attività in forma di gioco e quelle in forma di addestramento. Le prime replicano il contesto della partita (match-play) e si svolgono in presenza di avversari e/o compagni. Le attività in forma di addestramento non si collocano in un contesto sport-specifico, ma sviluppano selettivamente capacità coordinative e condizionali o abilità tecniche. Notiamo che si tratta di una categorizzazione parallela a quella introdotta nell’articolo precedente (allenamento intenzionale, gioco libero e gara): l’allenamento intenzionale può prevedere fasi in forma di gioco e di addestramento; allo stesso tempo, è possibile prevedere delle attività di gioco libero all’interno dell’allenamento. La tabella A mostra la frazione di tempo di allenamento dedicato ad attività in forma di gioco e di addestramento da giocatori di settore giovanile inglese, a seconda del livello e della fascia d’età. Sorprendentemente, i giocatori di livello inferiore sono impegnati per quasi tre quarti dell’allenamento in attività in forma di addestramento, mentre quelli d’élite ne impiegano circa il 15% in meno. Nel senso comune, la ripetizione del gesto tecnico (attività blocked e in forma di addestramento) è parte essenziale dell’allenamento del calciatore. Tuttavia, le ragioni del suo utilizzo generalizzato non sono supportate da evidenze empiriche. Le attività in forma di addestramento presentano meno opportunità di sviluppare capacità cognitive determinanti nel gioco ad alti livelli. D’altro canto, le attività di gioco come gli small-sided games e i giochi di posizione favoriscono lo sviluppo di capacità di  anticipazione, di scelta e di decision-making (Ford & Williams, 2014, 2012). Quest’ultimo punto permette di sottolineare un aspetto cruciale, la  cui importanza è spesso sottovalutata dagli allenatori. Le prestazioni di un giocatore d’élite sono caratterizzate da un’intelligenza di gioco estremamente evoluta. Col termine “intelligenza di gioco” si intendono abilità percettivo-cognitive come processi di ricerca visiva, acquisizione di informazioni dal movimento di altri  giocatori, riconoscimento di pattern (sequenze) di gioco e selezione ed esecuzione dell’azione. Questo insieme di abilità è specifico del calcio e pertanto è acquisito efficacemente solo attraverso l’esposizione ad attività di gioco specifiche e vicine al contesto di gara.

Bibliografia:

  • Ford, P.R., Williams, A.M., 2012. The developmental activities engaged in by elite youth soccer players who progressed to professional status compared to those who did not. Psychol. Sport Exerc. 13, 349–352.

 

  • Ford, P.R., Williams, A.M., 2014. The acquisition of skill and expertise. In: Williams, A.M. (Ed.), Science and Soccer. Routledge, New York, pp. 122–138.

 

 

By Nicolò Marco Brigati

I temi affrontati da Nicolò in questo articolo possono essere approfonditi direttamente con l'autore nell'ambiente di formazione SOCCERLAB – LABORATORIO DI IDEE SUL CALCIO.

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