Ho avuto la fortuna di:
· allenare in diverse categorie dagli esordienti alla serie A di paesi diversi dall’Italia;
· contribuire alla formazione di calciatori arrivati al professionismo o addirittura in nazionale;
· vincere uno scudetto in Italia e diverse competizioni internazionali nel mondo;
non è un attacco di megalomania (almeno spero ) ma molto più semplicemente un modo per affermare che quello che state leggendo lo può fare chiunque in ogni categoria.
Una delle prime cose che chiedo, in tutte le categorie: “siete giocatori di calcio? Allora vi pongo un quesito: quante e quali sono le regole del gioco?”.
Lo so che probabilmente molti di quelli che stanno leggendo non saprebbero rispondere a questa domanda, ma state tranquilli accade spesso.
Io credo che giocare al calcio o addirittura trasformare lo stesso in una professione e non conoscerne le regole, significa anche condizionare in negativo la propria prestazione.
A volte noi tecnici, soprattutto quando vogliamo per forza essere degli scienziati e inventarci qualcosa, rischiamo di fare delle pessime figure.
Nello specifico mi riferisco alla conoscenza e alla conseguente applicazione della
Regola n. 16 IL CALCIO DI RINVIO che recita:
Un calcio di rinvio viene assegnato quando il pallone, toccato per ultimo da un calciatore della squadra attaccante, ha interamente superato la linea di porta, sia a terra sia in aria, senza che una rete sia stata segnata. Una rete può essere segnata direttamente su calcio di rinvio, ma soltanto contro la squadra avversaria; se il pallone entra direttamente nella propria porta, sarà assegnato un calcio d’angolo alla squadra avversaria.
Da qualche tempo “il calcio di rinvio” è diventato un modo per andare in difficoltà appena si entra in possesso palla e cerco di spiegarmi meglio. Un calcio di rinvio a favore sta diventato più pericoloso di un calcio d’angolo contro.
Ci troviamo con il pallone posizionato all’interno dell’area del portiere e la nuova regola prevede che il pallone è in gioco non appena viene toccato.
Chi nell’IFAB (International Football Association Board) ha pensato di modificare la regola lo ha fatto semplicemente per evitare che il portiere calciasse il pallone, e se lo stesso fosse stato calciato non correttamente verso un compagno di gioco, si annullava la possibilità di intercettazione dell’avversario entrando in campo costringendo l’arbitro a fischiare e ripetere l’azione dall’inizio.
L’IFAB ha modificato la norma soprattutto per velocizzare l’azione quando la palla finita sul fondo poteva essere rigiocata rapidamente sul compagno da parte del portiere. Minori tempi morti, più spettacolo, più imprevedibilità, più velocità sono le caratteristiche che rendono lo “spettacolo calcio” lo sport più bello del mondo.
Invece no, la norma paradossalmente in alcuni casi, viene applicata sembra soprattutto per mettere in risalto la pessima capacità di lettura del portiere o le modeste qualità tecniche del difensore.
Spesso vediamo situazioni nelle quali nell’area del portiere ci sono contemporaneamente l’estremo difensore, due giocatori sul vertice dell’area piccola e un altro che gioca centrale. Il portiere a volte tocca la palla per il difensore con un passaggio di 2 mt.
Come il portiere tocca la palla subito un attaccante entra in area di rigore e va a pressare il portatore di palla che ha ricevuto un passaggio lento e difficilmente giocabile dal momento che la riceve da fermo.
A quel punto il difensore non può fare altro che portare la palla lateralmente alla sua area di rigore con due soluzioni:
a) cercare di dribblare un attaccante che arriva per pressare;
b) calciare in maniera molto improvvisata “lungo”, perché “disperato”.
Quest’anno ho visto, fino ad oggi, più partite di Serie C che di serie A e vi assicuro che spesso per il pacchetto difensivo è diventato più difficile portare il pallone fuori dalla propria area di rigore che impostare una fase difensiva.
Io posso “palleggiare” dal basso se ho difensori di grande qualità, cosa che puoi fare forse in serie A.
Sto vedendo portieri che da fermi tentano di dribblare avversari che arrivano ad alta velocità o difensori che in maniera goffa e inutile ripassano il pallone all’interno dell’area del portiere allo stesso portiere.
E’ vero, in serie A o a livello internazionale spesso si vedono squadre partire in palleggio dal basso, ma lo puoi fare se hai gente come Sergi, Pique e Jordi Alba ma se hai giocatori “normali” che sono pressati da attaccanti di maggior qualità, nella propria area di rigore, tutto diventa più difficile. Non esiste la soluzione esiste il problema e su questa mi piacerebbe aprire un confronto dal titolo: “Con la nuova regola 16 Il calcio di rinvio, come conviene riprendere il gioco? Analisi e proposte.