Nel nostro percorso ufficiale analizzeremo aspetti tattici dei vari momenti di gioco, in maniera approfondita, tenendo anche conto delle soluzioni preferenziali che verranno adottate dalle squadre di massima divisione per imporre il proprio gioco o per affrontare problematiche comuni all’interno di un campionato.
Parallelamente però ci focalizzeremo su piccole situazioni che di settimana in settimana possono rappresentare spunti interessanti da prendere in considerazione. In questo caso vedremo 2 accorgimenti strategici che hanno portato al gol il Manchester United 2 volte in una settimana.
La particolarità di questi 2 gol è che partono da una situazione di rimessa laterale offensiva, situazione che in generale non viene allenata sempre con particolare dovizia e che, numeri alla mano, non porta grandi vantaggi in termini di gol o di occasioni create.
Riprendendo alcuni dati, pubblicati da Luigi Nocentini sul suo libro “Rimessa Laterale e Calcio di Inizio”, ci accorgiamo che da questa situazione di ripresa di gioco solamente il 2% delle volte si crea una situazione pericolosa e solo nello 0,50% si fa gol.
Perché allenarle allora? Intanto perché i risultati probabilmente sono anche il frutto di una cura non proprio particolare su questa situazione.
Mi piace sempre ricordare che i numeri non mentono ma neanche dicono tutto e dovrebbero solo rappresentare un supporto per analizzare meglio il contesto. Un gol in una partita decisiva o in un momento particolare potrebbe valere sicuramente tutta l’attenzione necessaria per migliorare questo fondamentale.
Come scrive Clive Woodward, allenatore della nazionale di rugby inglese, nel suo libro Winning!:
“il successo può essere attribuito al modo in cui una squadra ha lavorato insieme sotto pressione, a come ha capito l’importanza del lavoro di gruppo e dalla lealtà e quanto era determinata a fare un centinaio di cose appena l’1% meglio”
Ci sono diversi allenatori che pongono particolare attenzione a questo momento di gioco. Ricordiamo ovviamente qui in Italia le numerose soluzioni sperimentate da Maurizio Sarri e riprese poi da molti altri allenatori.
In Inghilterra esiste anche un caso molto particolare e cioè quello del Liverpool che da qualche anno si avvale di un vero e proprio specialista nel settore. Il suo nome è Thomas Gronnemark e il suo ruolo è proprio quello di migliorare l’efficacia dei giocatori di Klopp sia in termini strettamente tecnici, cioè migliorare ad esempio la gittata della rimessa, sia in termini strategici.
Nel suo percorso ha ricoperto questo ruolo con squadre come il Midtjylland e il Brentford, 2 squadre legate da dirigenze comuni e che negli ultimi anni sono state all’avanguardia per quanto riguarda la data analisi.
All’interno di una gara vengono battuti mediamente 40 falli laterali e si passa da una riuscita del 70% circa, intesa come mantenimento del possesso dopo la battuta, per squadre come l’Arsenal, il Manchester City e il Liverpool, al solo 50% di efficacia per squadre come il Southampton che però ha nel dna del suo tecnico Ralph Hassenhutt, il recupero della seconda palla come uno dei principi cardine di gioco.
Gronnemark divide i falli laterali, oltre che per zona di battuta, anche per tipologia.
Le 3 categorie sono:
- Lunghezza (per quelli sopra i 20 metri)
- Velocità
- Intelligenza
Anche in questo caso nel campionato inglese le squadre si differenziano molto per le scelte. Ad esempio il Fulham utilizza il gioco lungo quasi il 40% di volte mentre il Leeds di Bielsa poco più del 10%.
Quelli che andremo a vedere sono 2 gol che sicuramente fanno parte della categoria “clever” e che sono frutto di adattamenti strategici ben precisi, soprattutto quello realizzato contro il Leeds.
Gol vs Leicester
Partiamo però da quello contro il Leicester durante la partita del boxing day e che ha portato in vantaggio i red devils dopo poco più di venti minuti.
Questa è la disposizione classica che la squadra di Solskjaer adotta nelle rimesse laterali in zona offensiva. In figura 1 vediamo 2 giocatori, il n.9 Martial con traiettoria nera e il n.21 James con traiettoria rossa, che si posizionano scaglionati vicino la palla ed eseguono movimenti opposti.

Di fondamentale importanza è il ruolo ricoperto da McTominay (39), e in altre partite da Pogba, segnato dal cerchio giallo. Si tratta di un giocatore a sostegno che però ha il compito di attrarre a se un avversario e liberare lo spazio in cui poi un proprio compagno, direttamente o indirettamente dovrà ricevere.
In questo caso infatti Lindelof con le mani non serve direttamente James ma gioca sui piedi di Martial che gli restituisce la palla.
A questo punto McTominay, in maniera statica, e Martial, in maniera dinamica, attraggono 4 giocatori avversari permettendo a Lindelof di giocare per James in uno spazio molto interessante a ridosso dell’area di rigore.

La nostra attenzione si sposta sui 2 giocatori in area che fino a questo momento hanno solo aspettato lo sviluppo dell’azione. Come James riceve la palla però Bruno Fernandes (18) si stacca dalla zona del dischetto presidiata dagli avversari e arretra fuori area per fornire una soluzione al compagno che, puntando l’area, sta accentrando le attenzioni di diversi giocatori del Leicester.

James serve la palla per il compagno che, in leggero controtempo, in spaccata, riesce a trovare uno spazio di imbucata tra i 2 difensori avversari in area e servire direttamente Rashford (10) che aveva avuto l’attenzione di tirarsi un po’ fuori per assecondare la risalita della difesa del Leicester e non finire direttamente in fuori gioco.

Sarà normale amministrazione per lui battere l’incolpevole Schmeichel in quello che può sembrare un rigore in movimento.

Gol vs Leeds
La gestione e alterazione degli spazi è anche al centro dell’altro gol che prendiamo in esame e cioè quello contro il Leeds nella partita del 20 dicembre. Rispetto al solito però sono state apportate delle modifiche, non riscontrate abitualmente, probabilmente legate all’atteggiamento uomo-uomo a tutto campo che i giocatori di Bielsa adottano in fase difensiva.
Per questo motivo invece dei 2 uomini si è scelto di portarne 3 in zona palla e di farli alternare alla ricezione con continue rotazioni.

Anche se con uno schieramento diverso riconosciamo la stessa idea già vista nella situazione precedente. Ci sono sempre dei giocatori in movimento (coordinato e contrapposto) che vogliono ricevere, c’è sempre un giocatore a sostegno molto lontano che attrae un avversario e c’è sempre una zona che si vuole liberare.
A beneficiare di tutto questo sarà McTominay, evidenziato in figura 7 dalla luce rossa, che riconoscerà l’opportunità di inserirsi nello spazio creato.
Mentre 2 compagni si dirigono uno verso Shaw (23) che si trova in battuta e uno verso la bandierina d’angolo, Martial approfitta del buco che si è creato per attaccare lo spazio nei pressi dello spigolo dell’area di rigore.

E’ proprio a questo punto che McTominay avvia la sua corsa capendo di poter sfruttare le abilità tecniche del compagno in una situazione più che favorevole.
Martial infatti, oltre ad addomesticare il pallone, attrae a se 2 giocatori della retroguardia di Bielsa e invita il proprio compagno ad infilarsi oltre la linea difensiva.
Anche qui possiamo notare come James, segnato in giallo, preferisca rimanere distante dall’azione. La sua posizione però serve ad attirare un difensore del Leeds che quindi sarà troppo in ritardo a seguito dell’imbucata.

Nell’ultima immagine infatti notiamo come tutti i difensori non possano fare molto nel momento in cui il centrocampista dello United, ricevendo la palla, si trovi solo davanti al portiere.

Due gol in una settimana sono sicuramente fuori statistica ma evidenziano la cura di una situazione che molto spesso viene invece lasciata al caso. Vedremo se nel resto del campionato gli uomini di Solskjaer saranno in grado di ricavare altri punti da questo momento di gioco.